Fossi una donna, m’imbarazzerebbe venire a conoscenza che
esistano altri esseri del mio stesso sesso, così intellettualmente bassi – così
mentalmente rigidi – e così neurologicamente
bradipi, da poter scatenare (forse opportunisticamente e “comodamente” voluto),
un putiferio mediatico, vedendo in alcuni testi delle canzoni di Marco Carena,
per di più vecchi di 25 anni, un’istigazione al femminicidio! Fossi donna mi
spaventerebbe pensare che ci siano altre donne che coprano, stomachevoli tanto sono
banali, incarichi importanti al posto di altre donne che invece meriterebbero
di coprirli in modo sobrio e politicamente onesto.
Non riuscire a cogliere l’ironia semplice (ma MAI BANALE) e
sottile nelle parole di Carena è davvero socialmente preoccupante, una involuzione
irreversibile del lucido pensiero che potrebbe, a questo punto, anche provocare una reazione degli animalisti contro
gli autori del Pulcino Pio o far sorgere l’idea ad un Gramellini di citare gli “anacoluti” riguardo ai testi di Vasco (ops….questo è già accaduto).
Queste “personcine”,
donne o uomini che siano, che abusano dei loro ruoli per creare fastidiosa
fuffa sono degli assoluti tribuni del Nulla. Evitiamoli, evitateli e
soprattutto non responsabilizziamoli di alcunché.
Livio Cepollina