domenica 10 giugno 2018

Le donne della Crocetta



LE DONNE DELLA CROCETTA

Le donne della Crocetta sono bionde. Bionde vere, mai tinte.

Le donne della Crocetta sono alte e magre. Se mettono i tacchi diventano altissime e magre.

Le donne della Crocetta non fanno mai le puzzette. Nella peggiore della ipotesi, vittime di un atroce mal di pancia, si spostano a farle nel quartiere limitrofo San Secondo.

Le donne della Crocetta hanno tutte il Suv e lo parcheggiano male, ma loro possono, sono le donne della Crocetta.

Anche i cani delle donne della Crocetta fanno i bisogni a casa nei loro bagni di servizio personali, quando passeggiano lo fanno solo per incrociare e salutare altri cani di altre donne della Crocetta.

Alle donne della Crocetta l’alito non puzza mai. Anche quando mangiano la bagna càuda in una delle loro ville di montagna: hanno degli enzimi congeniti che metabolizzano i cibi in modo diverso dai meno evoluti umani e non causano patologie respiratorie. Neanche gli scienziati hanno capito bene cosa accade, figurati io che non capisco un cazzo.

I bimbi delle donne della Crocetta sanno l’inglese a 3 anni e lo sanno meglio di laureati ad Oxford. Spesso il Tg3 li recluta in nero come traduttori regalandogli degli iPhone.

Fare l’amore con una donna della Crocetta è pari ad immergersi in una dimensione altrimenti irraggiungibile. I sensi vengono sollecitati a percezioni di rilevanza divina. Anche tu “semplice umano”, che non sei della Crocetta, se fai l’amore con una donna della Crocetta hai delle prestazioni sessuali inimmaginabili con donne di San Salvario, Nizza Millefonti, Bertolla, Borgo Vittoria, Pozzo Strada, San Paolo, Cenisia, Campidoglio, Lingotto,  Parella. Ottieni qualcosa di vagamente, ma molto vagamente simile, con le donne di Borgo Po, ma solo perché le donne di Borgo Po discendono dalle donne dalla Crocetta e qualche minimo aspetto del genoma le accomuna., ma neanche i biologi sanno bene quello che accade, figurati io che non sono biologo.

Le donne della Crocetta possono camminare tutto il giorno con dei tacchi altissimi e non avranno mai male ai piedi perché i piedi delle donne della Crocetta sono contenti di trasportare a zonzo le donne della Crocetta.

Le colf e le badanti delle donne della Crocetta se la tirano perché fanno le colf o le badanti per le donne della Crocetta.

Le donne della Crocetta non sbagliano mai una coniugazione dei verbi, anche quelle difficili come il passato remoto di “cuocere”. E poi tanto non fanno loro da mangiare.

Ai telecomandi dei loro cancelli automatici non si scaricano mai le pile. Ci sono dei fattorini Duracell che glie le cambiano settimanalmente quando le incrociano alla Latteria Testa

Le camicie bianche delle Donne della Crocetta, anche quando queste decidono di mischiarsi con gli umani e mangiare con loro degli spaghetti, non si sporcano mai di sugo. Le loro forchette arrotolano gomitoli di spaghetti perfetti, senza che uno di loro penda mai, e lo stesso sugo, consapevole di epilogare la sua esistenza nella bocca di una donna della Crocetta, tende ad allontanarsi dai rebbi, ad appesantirsi ed attaccarsi irremovibilmente sul piatto, evitando di imbrattare le camicie delle donne della Crocetta. Neanche Raspelli ha capito cosa accade. Figurati io.

Che i denti della forchetta si chiamano rebbi l’ho saputo da una donna della Crocetta.