LE DONNE DELLA CROCETTA
Le donne della Crocetta sono bionde. Bionde vere, mai tinte.
Le donne della Crocetta sono alte e magre. Se mettono i
tacchi diventano altissime e magre.
Le donne della Crocetta non fanno mai le puzzette. Nella
peggiore della ipotesi, vittime di un atroce mal di pancia, si spostano a farle
nel quartiere limitrofo San Secondo.
Le donne della Crocetta hanno tutte il Suv e lo parcheggiano
male, ma loro possono, sono le donne della Crocetta.
Anche i cani delle donne della Crocetta fanno i bisogni a
casa nei loro bagni di servizio personali, quando passeggiano lo fanno solo per
incrociare e salutare altri cani di altre donne della Crocetta.
Alle donne della Crocetta l’alito non puzza mai. Anche
quando mangiano la bagna càuda in una delle loro ville di montagna: hanno degli
enzimi congeniti che metabolizzano i cibi in modo diverso dai meno evoluti
umani e non causano patologie respiratorie. Neanche gli scienziati hanno capito
bene cosa accade, figurati io che non capisco un cazzo.
I bimbi delle donne della Crocetta sanno l’inglese a 3 anni
e lo sanno meglio di laureati ad Oxford. Spesso il Tg3 li recluta in nero come
traduttori regalandogli degli iPhone.
Fare l’amore con una donna della Crocetta è pari ad
immergersi in una dimensione altrimenti irraggiungibile. I sensi vengono
sollecitati a percezioni di rilevanza divina. Anche tu “semplice umano”, che
non sei della Crocetta, se fai l’amore con una donna della Crocetta hai delle
prestazioni sessuali inimmaginabili con donne di San Salvario, Nizza
Millefonti, Bertolla, Borgo Vittoria, Pozzo Strada, San Paolo, Cenisia,
Campidoglio, Lingotto, Parella. Ottieni qualcosa di vagamente, ma molto
vagamente simile, con le donne di Borgo Po, ma solo perché le donne di Borgo Po
discendono dalle donne dalla Crocetta e qualche minimo aspetto del genoma le
accomuna., ma neanche i biologi sanno bene quello che accade, figurati io che
non sono biologo.
Le donne della Crocetta possono camminare tutto il giorno
con dei tacchi altissimi e non avranno mai male ai piedi perché i piedi delle
donne della Crocetta sono contenti di trasportare a zonzo le donne della
Crocetta.
Le colf e le badanti delle donne della Crocetta se la tirano
perché fanno le colf o le badanti per le donne della Crocetta.
Le donne della Crocetta non sbagliano mai una coniugazione
dei verbi, anche quelle difficili come il passato remoto di “cuocere”. E poi
tanto non fanno loro da mangiare.
Ai telecomandi dei loro cancelli automatici non si scaricano
mai le pile. Ci sono dei fattorini Duracell che glie le cambiano
settimanalmente quando le incrociano alla Latteria Testa
Le camicie bianche delle Donne della Crocetta, anche quando
queste decidono di mischiarsi con gli umani e mangiare con loro degli
spaghetti, non si sporcano mai di sugo. Le loro forchette arrotolano gomitoli
di spaghetti perfetti, senza che uno di loro penda mai, e lo stesso sugo,
consapevole di epilogare la sua esistenza nella bocca di una donna della
Crocetta, tende ad allontanarsi dai rebbi, ad appesantirsi ed attaccarsi
irremovibilmente sul piatto, evitando di imbrattare le camicie delle donne
della Crocetta. Neanche Raspelli ha capito cosa accade. Figurati io.
Che i denti della forchetta si chiamano rebbi l’ho saputo da
una donna della Crocetta.