A livello di pensieri, Benigni ha le stesse idee di una Flavia Vento qualsiasi, banali come un toast con prosciutto e sottiletta, ma espresse da lui hanno un peso diverso, con un retrogusto di profondità apparente ma assolutamente inesistente. Un toast che, complici i baristi di regime, viene imposto puntualmente per combattere i pensieri di destra, sbagliati o giusti che siano. Il popolino sottomesso, addenta quel toast insipido, e ormai plagiato dalle imposizioni (in)culinarie, avverte dei sapori solamente immaginati. Benigni, bravo comico, nei suoi film è stato geniale, ma essere geniali non significa essere un genio. E Benigni, genio non è, in quanto stato incapace di rinnovarsi. Al talento sicuramente presente ma non smisurato, ha furbescamente sostituito una delle missioni artistiche più in voga e lavorativamente rassicuranti in Italia, il ruffianesimo. Molti sono i missionari del ruffianesimo, vedi Vecchioni, Gramellini, Fazio, Bizzarri e tanti altri personaggi minori. "Minori", proprio così, perché nella loro democrazia decantata, ci sono vere e proprie gerarchie, i gradi più alti li indossano chi "lecca" di più. A livello artistico, gli sculettamenti di Nadia Cassini, da poco scomparsa, sono molto più genuini dei pippotti di questi portabandiere del nulla.
"Lino Banfi ha scritto una poesia al Papa". Ovviamente, per alimentare la genuinità dell'azione, la notizia è stata resa pubblica, "porca puttena".
Sindacati festaioli, ennesimo sciopero trasporti di venerdì.
"Il Sogno, Roberto Benigni ringrazia De Martino e scherza su Conti". Il Nulla cosmico.
"Doccia fredda per Torino: salta il Todays Festival". Per me, invece, è come immergermi in una piscina di acqua calda, con tre cubane che mi fanno i grattini sulla testa.
"Un Banksy torinese in via Calandra: l'arte urbana che invita alla felicità". Mi ricordo che negli anni '20-'30, in via Calandra c'erano luoghi molto più adatti a condurti alla felicità. I vecchi ricordavano la pensione Rosetta al numero 15.
"Uno studio della University of Illinois ha dimostrato che ci vogliono 4 anni per dimenticare un partner". Che diventano 25 se c'era un mutuo di mezzo.